Il blocco dei giochi imposto dal lockdown contro l'emergenza coronavirus costa allo Stato 750 milioni di euro al mese. È la stima dell'Osservatorio permanente Eurispes sui giochi. «Con l’ultimo Dpcm la “chiusura” del Paese è prorogata al 3 maggio prossimo con il lockdown anche per il gioco pubblico che, interrompendo la raccolta, arresta l’importante flusso di entrare erariali». Dal Conto Riassuntivo del Tesoro su primi due mesi del 2020, ricorda Eurispes, «gli incassi per le entrate del bilancio dello Stato dalle attività di gioco superano 1,4 miliardi di euro, di cui oltre 1 miliardo proviene dal prelievo erariale sugli apparecchi che – ricordiamo – raccolgono il gioco in “rete fisica”. Partendo da questi dati, è possibile dunque ipotizzare che la perdita per lo Stato sarà di circa 750 milioni di euro per ogni mese di lockdown». Per quanto riguarda la ripartenza, «la struttura degli esercizi, l’ampiezza e l’organizzazione interna saranno elementi fondamentali rispetto ai quali si determinerà un discrimine tra chi potrà riaprire e chi no (almeno fino a quando l’emergenza sanitaria non sarà definitivamente conclusa)». Nell'incertezza di tale contesto «un punto fermo sembra essere quello dell’avvio di una nuova fase, che potrebbe durare mesi e più probabilmente anni, in cui anche gli esercizi di gioco dovranno adattare la propria struttura e la propria offerta a nuovi parametri e standard per garantire il distanziamento tra le persone e prevenire i rischi di contagio virale. Le imprese del settore, che vedono ad oggi integralmente (o quasi) azzerate le proprie entrate, sono quindi chiamate a focalizzare energie e risorse in due direzioni: accedere a tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione per preservare la propria sopravvivenza a partire dalla tutela della forza lavoro; prevedere il nuovo concept degli esercizi che offriranno gioco nel prossimo futuro».
Giochi? Vedi alla voce intrattenimento – La classificazione del comitato-scientifico mette sale giochi e scommesse nellle attività che fanno “intrattenimento”. Criterio non scontato per gli operatori, troppo spesso discriminati sulla base di pregiudizi. Quanto alla graduatoria in base al rischio, il settore è in “fascia rossa” per quanto riguarda il pericolo di assembramento nei locali.
SI RIAPRE IL 5 MAGGIO ?
[96788 del 21/03/2020] - Sospensione giochi presso tabaccherie ed esercizi di rivendita - pdf
Circolare della FIT - FEDERAZIONE ITALIANA TABACCAI del 23/03/2020
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